OPERAZIONE PEZZE VICINE
Operazione 'Pezze Vicine': le richieste di patteggiamento della pena quasi tutte respinte
Per i tanti fasanesi indagati si prospetta un processo in salita dopo la respinta delle richieste di patteggiamento presentate dalla difesa.
BRINDISI - Si è tenuta questa mattina (martedì 13 novembre) l'udienza preliminare per il processo per i venti imputati nell'operazione "Pezze Vicine". Il gup distrettuale ha respinto la maggior parte delle richieste di patteggiamento avanzate dai difensori degli imputati.
Gli imputati erano in tutto venti.
Il gup Carlo Gazzella ha accolto la richiesta di patteggiamento sei imputati, la 27enne brasiliana Fernanda Marquez Barbosa (2 anni), il 36enne Fabrizio Bianchi (1 anno e 4 mesi), il 38enne Nicola Cofano (2 anni e 9 mesi), il 29enne Alessandro Grassi (2 mesi) tutti fasanese e Alessandro Ippolito, 37 anni, di Monopoli (1 anno e 8 mesi) e Benito Giuseppe Tanzi, 32 anni, di Mola di Bari (1 anno e 8 mesi).
Contestualmente il gup ha ammesso al rito abbreviato Paolo Leoci, 43 anni, di Monopoli, e i fasanesi Maria Teresa Di Leo, 38 anni, residente a Pezze di Greco,Pasquale Nigri, 30 anni, Marco Pistoia, 42 anni e Pietro Sabatelli, 45 anni. Il processo con rito abbreviato inizierà il 24 gennaio prossimo.
Nulla di fatto per tutti gli altri imputati. Il giudice dell'udienza preliminare, dopo una camera di consiglio che si è protratta per l'intera mattinata, ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per accogliere il patteggiamento della pena come formulato dai difensori dei presunti pusher fasanesi, ovvero, Pietro Schena, alias “U Capddut” di 43 anni, Pietro Fanigliulo, alias “U Capraro”, di 38 anni, Antonio Bufano, alias “Schillaci”, di 32 anni, Cosimo Sibilio, alias “tutta Fasano”, di 32 anni, Biagio Grassi, alias “Cimino” o “Biagino” di 41 anni, Carlo De Simone, alias “Carlino”di 50 anni, Piero Conversano, detto “ u cafone”di 51 anni e Giuseppe Strada di 44 anni.
Presa la decisione, il gup ha dichiarato “la propria incompatibilità a trattare le posizioni” degli imputati per cui aveva rigettato la richiesta di patteggiamento e ha quindi disposto la trasmissione degli atti al magistrato coordinatore della sezione gip-gup del Tribunale di Lecce per “le determinazioni di competenza in ordine all'eventuale assegnazione ad altro giudice”.
Con ogni probabilità, i difensori degli imputati – del collegio difensivo fanno parte gli avvocati Francesco Gentile, Francesco Saponaro, Ladislao Massari, Floriano Vincenti, Vincenzo Carbone – proporranno a breve una nuova istanza di patteggiamento, eventualmente applicando un aumento alle pene e la richiesta sarà vagliata da un altro gip distrettuale. Un fatto è certo: dopo il rigetto da parte del gup Gazzella la strada per quegli imputati nel processo Pezze Vicine che si sono visti rigettare la richiesta di patteggiamento della pena diventa ora in salita.
di Redazione
13/11/2012 alle 19:46:03
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